
Guardare un’opera d’arte significa ricrearla. Significa in qualche modo vedervi riflessa la propria immagine. Percepire lo sforzo di un’anima ancestrale che comunque ci appartiene, come fantasma profondo, l’anima di questo mondo che insieme stiamo vivendo e che fatica come nelle doglie del parto a prendere forma e corpo. Sì, perché nelle opere plastiche, nelle sculture di Ligrani c’è comunque una istanza di liberazione. Una o tante entità spirituali, che prendono corpo nel ferro, nel rame, nel legno, e vengono alla luce.