Di Angelo Schiavone
“La misteriosa storia degli orologi a sei ore” di Nicola Severino è un saggio di recente pubblicazione che ripercorre, con l’ausilio di una copiosa documentazione fotografica, la storia “di un orologio che ha segnato il tempo agli italiani per due secoli”.
Nicola Severino da oltre 20 anni si dedica allo studio degli orologi solari ed è autore del volume “Storia della gnomonica” testo di riferimento per gli appassionati del genere.
Ha pubblicato inoltre numerosi articoli comparsi su riviste specializzate di astronomia, come il vecchio Orione, Nuovo Orione, Astronomia UAI, Cortina Astronomica e varie altre riviste e bollettini di associazioni astronomiche italiane.
Esperto di orologi meccanici da campanile, ha voluto dedicare il suo ultimo lavoro a questa strana forma di orologio. Un esemplare illustre svetta sul palazzo del Quirinale.
Nel capitolo “orologi scolpiti su pietra” avrete la gradita sorpresa di trovare riferimenti agli orologi di Acerenza e Cancellara nonchè di osservare la foto dell’orologio di Acerenza concessa all’autore dal nostro blog insieme a parte dell’articolo “L’orologio del castello “ pubblicato nella sezione wiki e riportato a pagina 135 del volume.
Il libro è una fonte inesauribile d’informazioni non solo tecniche: un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso il sistema delle ore sviluppatosi nella Grecia Ellenica attorno al IV secolo avanti Cristo.
Molti sono i riferimenti alla storia dell’arte e ai simboli usati per le decorazioni dei quadranti. Tra questi il giglio, che nell’orologio di Acerenza segna i quarti d’ora.
Scoprirete che il giglio comparve per la prima volta nel quadrante dell’orologio a sei ore dell’oratorio di San Filippo Neri A Roma per volere di Francesco Borromini che ne curò la decorazione “utilizzando gli emblemi araldici scelti dal Santo fondatore degli Oratoriani”.