Ho accettato volentieri di descrivere didascalicamente la nuova produzione artistica della mia amica Maria Cristina Fior Tabacco poiché da quando ho avuto il piacere di conoscerla mi ha incuriosito il suo modo di dipingere e di esprimere le sue nostalgie imprimendole con sapiente maestria decorativa su tele di piccola dimensione quasi fossero preziosi regali da consegnare al mondo. La stessa […]
» arte
E’ in stampa La cetonia sul cardo (II edizione) “Parole liete, nate nella notte a dare luce all’anima”
“Parole liete, nate nella notte a dare luce all’anima“. (da “Prima erano le cose”. Domenico Gilio) Desidero ringraziare sentitamente Telemaco Edizioni che, volendo pubblicare alcune opere grafiche di mio padre su questa pregevolissima raccolta di poesie di Domenico Gilio, mi offre l’occasione per rinsaldare un sentimento molto caro alla mia famiglia: l’amore per la terra di Basilicata. Acerenza, città natale […]
Spiritus loci…… in Acheruntia
Emiliano Negro, un giovane cantautore, venuto da Roma sulle tracce dell’Imperatore Giuliano l’Apostata. Sarà suo il busto custodito nel Museo di Acerenza? In attesa che apra il museo, entra nell’Auditorium dedicato al maestro Rocco Cristiano. E la musica gli sale dall’anima, lo avvolge e sembra rompere l’incantato silenzio di questo borgo. Poi le voci di alcuni degli indigeni. Qualcuno gli parla della civiltà contadina, qualcun altro gli parla di musica, di arte, di libri. Poi una citazione latina: “spiritus loci”. Finalmente la folgorazione! Sarà questo il titolo del suo CD, la voce della sua anima.
LA COMUNIONE – Una meditazione all’ombra di una cattedrale medioevale
LA SFINGE DI TEBE. Un antico adagio sconsiglia la comunicazione per concentrare tutte le proprie energie nell’azione. In realtà il sistema pensiero-azione è un processo che implica il passaggio da una fase ideativa, che impegna il pensiero, ad una fase attuativa, che impegna il corpo nell’agire. Porre un punto di domanda in attesa della risposta, equivale a bloccare con uno […]
Il teriantropo della Cattedrale e l’angolo facciale di Camper
Il termine teriantropo deriva dal greco therion, “animale selvaggio” e antropos “uomo” e ci rimanda al mito di Zeus che trasformò il re Licon di Arcadia in un lupo furioso. Una delle prime testimonianze storiche di teriantropia giunge dall’antico Egitto dove era usuale la rappresentazione degli Dei in parte in forma umana in parte animale. Il dio Anubi, protettore della […]
In Biblioteca sulle tracce del nibbio (Dott. Angelo Schiavone)
Nel suo articolo “Il nibbio, uno dei più antichi elementi che caratterizzano l’identità di Acerenza”, Donato Pepe evoca la figura di Orazio “affascinato dal volo maestoso dei rapaci che allora come oggi solcano il cielo di Acerenza”. Altri autori latini furono interessati a questo nobile rapace. Ovidio nel descrivere una costellazione, narrò nei “Fasti” come il nibbio fu posto nel cielo stellato.
“Vi era un mostro che chi ne avesse bruciate le viscere poteva vincere gli eterni dei, Saturno l’uccise e già stava per darne le viscere alle fiamme quando Giove ordinò che le rapissero gli uccelli. Le portò il Nibbio che ebbe in premio il cielo”.
La Cattedrale di Acerenza (Donato Pepe)
Se proviamo a consultare l’Enciclopedia dell’Arte Medievale di G. Arnaldi, troviamo che il significato della parola chiesa è riconducibile in primo luogo alla comunità dei credenti che vivono all’interno di un determinato contesto civile poi, dopo l’editto di Costantino, lo spettro semantico si allarga per includere anche l’edificio che ha la funzione di accogliere il momento assembleare di quella comunità.
Mi piace richiamare le parole che il Cardinale Martini pronunciò qui ad Acerenza quando ci suggeriva di aver cura della nostra tradizione e della nostra storia, “Dio é con Voi, siate segno di speranza” per il mondo contemporaneo.
La Chiesa rupestre di San Michele Arcangelo ad Acerenza (Angelo Schiavone)
La grotta di Acerenza, come tutte le caverne e chiese lucane dedicate a san Michele Arcangelo, è orientata a nord-ovest cioè verso il Gargano a testimonianza della stretta relazione con quel culto (G. Otranto, F. Raguso, M. D’Agostino. S. Michele Arcangelo dal Gargano ai confini Apulo-Lucani).
Nella grotta è ancora conservata una statua lignea raffigurante il santo, opera dell’artigiano acheruntino Angelo Maria Marmo detto “Furnaciar”.<
Acerenza, il silenzio e le sirene di Angelo Schiavone
Alcune persone non sono più capaci di rimanere a lungo in silenzio e in solitudine”.
Fu alla ricerca di questo silenzio che tre anni fa, su invito di un mio caro amico che aveva acquistato casa ad Acerenza, mi ritrovai a passeggiare per le stradine del centro storico. Sul cornicione della Cattedrale una Sirena bicaudata attrasse la mia attenzione.
Sirena era il nome, nella Grecia antica, con cui venivano chiamate le ragazze vergini che si rifiutavano di donare la loro purezza agli Dei e che per questo furono trasformate in uccelli col volto di donna.
Neuropsicologia delle emozioni nella letteratura e nell’arte
E’ stato dimostrato che il lato sinistro del volto mostra più intensamente le emozioni rispetto al controlaterale come evidenziato da una ricerca condotta presso l’Università di Melbourne su 1500 quadri del Cinquecento e del Seicento. I ricercatori Australiani hanno rilevato che il 68 % delle donne aveva esposto al ritrattista il profilo sinistro, quindi la parte del viso controllata dall’emisfero […]