Il percorso dell’ascesi nella Cattedrale di Acerenza.

di Donato Pepe

Lenormand aveva definito nel 1883 il complesso iconografico del portale di Acerenza di incredibile oscenità. In realtà quel complesso era stato codificato secondo la visione allegorica del bestiario medievale per cui se utilizziamo quel codice per decodificare il messaggio scopriamo un edificante percorso di ascesi coerente con la enciclica di Benedetto XVI sull’amore cristiano (Deus Charitas est).
Questa nuova interpretazione era stata proposta già nel 2008 da Margherita Pasquale in “Studi Bitontini 85 -86”

La Metafisica nell’arte contemporanea

Ricordo di un amico: Giuseppe Pedota a un anno dalla scomparsa
Questo commosso ricordo, evocato dall’Architetto Carmine Pietrapertosa, in occasione del 1° anniversario della scomparsa di Giuseppe Pedota testimonia la traccia profonda in termini di trame affettive e di trascinamento culturale che il poliedrico artista, recentemente scomparso, ha lasciato nella sua città natale.
Per una più ampia informazione sull’artista e sulla sua produzione si rimanda al sito ufficiale ed alla pagina tratta dal sito dell’architetto Pietrapertosa

I volti metamorfici di Acerenza di Angelo Schiavone


La cripta della cattedrale di Acerenza, realizzata nel 1524 per il volere del Conte di Muro Lucano, Giacomo Alfonso Ferrillo, custodisce alcuni mascheroni metamorfici. Si tratta di una serie di volti i cui lineamenti si deformano e virano in forme animali o vegetali. I volti metamorfici hanno affascinato numerosi scrittori, poeti e artisti nel corso della storia. D’Annunzio nella lirica “La pioggia nel pineto” ….

Percorsi dell’anima, mostra personale di Carlo Cofano


Gli spazi espositivi della Mediateca Provinciale di Matera ospiteranno, dal 12 Febbraio al 5 Marzo 2011, le opere dell’artista salentino Carlo Cofano. La mostra, intitolata “Percorsi dell’anima” , è promossa dalla Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco”, ed è inserita nel cartellone degli eventi promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Paesaggistici della Basilicata in occasione della Giornata di San Valentino.

Creazioni plastiche di Giuseppe Ligrani.


Guardare un’opera d’arte significa ricrearla. Significa in qualche modo vedervi riflessa la propria immagine.   Percepire lo sforzo di un’anima ancestrale che comunque ci appartiene, come fantasma profondo,  l’anima di questo mondo che insieme stiamo vivendo e che fatica come nelle doglie del  parto a prendere forma e corpo. Sì, perché nelle opere plastiche, nelle sculture di Ligrani c’è comunque una istanza di liberazione. Una o tante entità spirituali, che prendono corpo nel ferro, nel rame, nel  legno, e vengono alla luce.

Neuropsicologia delle emozioni nella letteratura e nell’arte


Le emozioni sono essenziali per la nostra esistenza: con esse comunichiamo i nostri stati d’animo, reagiamo agli eventi, ci prepariamo ad affrontare situazioni. L’uomo nel corso dell’evoluzione ha imparato a manifestare le emozioni col linguaggio verbale pur conservando modalità espressive più arcaiche. La ricerca neuropsicologica si è concentrata sulle manifestazioni non verbali delle esperienze emozionali e in particolare sulle espressioni facciali.

I misteri del busto di Acerenza

Giuliano rilanciò anche il culto del dio Mitra, divinità di origine persiana, datore di autorità e vittoria. Dio delle armi e campione degli eroi. Restaurò il culto di Mitra anche attraverso la diffusione dei mitrei, templi sotterranei ospitati in oscure caverne. Non è dunque improbabile che nella vecchia Acheruntia, fortezza militare inespugnabile, Giuliano avesse realizzato un tempio dedicato al dio Mitra.