Il mezzogiorno, é noto, é una terra potenzialmente ricca, dispone di un grande patrimonio naturalistico e ambientale, di risorse artistiche ancora tutte da studiare, ha svolto ruoli da protagonista nella storia d’Italia e d’Europa. Tuttavia la nostra maggiore risorsa é il cuore e l’intelligenza della nostra gente. Ricchezza che ahimè le nostre comunità regionali non riescono a valorizzare. Di conseguenza i nostri giovani sono dispersi per il mondo, di conseguenza il nostro territorio appare inesorabilmente destinato alla desertificazione e i nostri borghi all’abbandono.
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Il teriantropo della Cattedrale e l’angolo facciale di Camper
Il termine teriantropo deriva dal greco therion, “animale selvaggio” e antropos “uomo” e ci rimanda al mito di Zeus che trasformò il re Licon di Arcadia in un lupo furioso. Una delle prime testimonianze storiche di teriantropia giunge dall’antico Egitto dove era usuale la rappresentazione degli Dei in parte in forma umana in parte animale. Il dio Anubi, protettore della […]
SUGGESTIONI NEOTENICHE AD ACERENZA
Nicodemo gli disse: Come può essere generato un uomo già vecchio? Può forse ritornare nel grembo della madre e nascere? (Giovanni 3,4) La progressiva umanizzazione delle testine nella cripta della cattedrale non termina semplicemente con la formazione di un volto umano ma sembra seguire un percorso ontogenetico a ritroso involvendo verso un volto infantile. Il prodotto di questo “processo neotenico” sembra infatti il […]
Le radici biologiche e culturali del razzismo
16 maggio 2014 Una recente ricerca pubblicata sulla rivista “Nature Neuroscience”(1) ha dimostrato che nel cervello di individui messi a contatto con gruppi etnici differenti dal proprio, si attiva l’amigdala: nucleo cerebrale specializzato in emozioni a carattere negativo (paura, disgusto). Se i soggetti sono però educati al rispetto e alla convivenza con individui etnicamente diversi, dopo un millesimo di secondo […]
Presentato all’UniTre di Genzano di Lucania “La Divinaccia”, seconda pubblicazione di Nina Barile
Con la Divinaccia, la Barile, ha voluto dare seguito ai “Fattaridd”, affidando stavolta al linguaggio, piuttosto che a personaggi esemplari, il compito di narrare l’ ‘epopea’ in cui ha speso il fulcro della suo esistenza.
Basti una terzina a chiarire il senso dell’opera: “ Era la prim’ora du matin/ Qualche stèlle ancore stacij appecciate,/ Non me parije abbunghiann d’aria fine. (Erano le prime ore del mattino/ Qualche stella ancora brillava/ Non riuscivo a saziarmi dell’aria sana e sottile.)
Vivere senza memoria, eredi del nostro passato.
Nell’ultimo decennio si sono intensificati gli sforzi della neurologia nella ricerca sulla demenza di Alzheimer e sulle eventuali terapie per il recupero della memoria. Ritengo sia interessante affrontare il tema anche da una prospettiva diversa, cioè quella dell’oblio di cui sin ora si sono interessati soprattutto filosofi e scrittori. Per Borges “L’oblio è solo una forma della memoria, il suo […]
Presentazione del romanzo “La donna di rugiata” di Gianrocco Guerriero
“La donna di rugiada” come genere letterario risponde a tutti i requisiti del romanzo storico ma se vogliamo è qualcosa di più che un romanzo; è un poema alla femminilità che ci racconta o ci svela come l’esperienza umana si anima solo se illuminata da eros perché dove non c’è amore, non c’è luce, non c’è vita.
Da questo momento,cari lettori, “La donna di rugiada” vi appartiene. L’editore e l’autore hanno una sola speranza che venga accolto con benevolenza, entri nella sensibilità e nella cultura di questo territorio per dare a tutti un senso di leggerezza e di gioia.
Patrioti e vicende brigantesche – Genzano di Basilicata nel Risorgimento.
E’ stato presentato presso il Liceo Scientifico di Genzano di Lucania, l’ultima fatica letteraria del Prof. Guglielmucci Vincenzo dal titolo “Patrioti e vicende brigantesche – Genzano di Basilicata nel Risorgimento” edito da Telemaco Edizioni.
Moderatore della manifestazione è stato il Preside Michele Marotta che ha aperto con un video di Bennato dedicato a Ninco Nanco.
Mons. Giuseppe Vairo Il sequestrato di Dio
Il giornalista Edmondo Soave, autore del libro “Mons. Giuseppe Vairo – Il sequestrato di Dio” rileva come nel periodo in cui il futuro vescovo si formava nei seminari di Cosenza e di Reggio Calabria: “c’era … una questione meridionale anche nella Chiesa.” Il clero, debole sotto il profilo culturale, non autonomo sotto il profilo economico, rimaneva in qualche modo impigliato nella tradizione della chiesa ricettizia asservita al nobilato locale.
Presentazione del libro “La Cetonia sul Cardo” di Domenico Gilio – Telemaco Edizioni
Il giorno 16 agosto 2011 è stato presentata ad Acerenza, in piazza Fossato, la silloge di Domenico Gilio “La Cetonia Sul Cardo”.
Sono intervenuti il critico Mario Ciola, i poeti Aniello Ertico e Marisabell Calitri.
Ha letto alcune liriche l’artista Mimma Congedo da Milano.
Hanno contribuito ad allietare la serate le bambine della scuola di danza ALMA LATINA di Marina Pepice.