di Donato Pepe
Lenormand aveva definito nel 1883 il complesso iconografico del portale di Acerenza di incredibile oscenità. In realtà quel complesso era stato codificato secondo la visione allegorica del bestiario medievale per cui se utilizziamo quel codice per decodificare il messaggio scopriamo un edificante percorso di ascesi coerente con la enciclica di Benedetto XVI sull’amore cristiano (Deus Charitas est).
Questa nuova interpretazione era stata proposta già nel 2008 da Margherita Pasquale in “Studi Bitontini 85 -86”